Perché rossodirobbia? Perche rosso è il colore della vita

Per informazioni sui prodotti: Michela Pasini tel. 3280709687 (anche whatsapp); mail michelapasini@libero.it; fb Michela Pasini (Rosso di Robbia).

Corsi individuali e per piccoli gruppi a richiesta.

lunedì 25 luglio 2011

Piante tintorie dal mare ai monti

E' appena partita la sperimentazione di tinture dell'Associazione Colori Naturali "Rosso di Robbia" con l'intento di creare un catalogo di piante tintorie "dal mare ai monti". Per non perder tempo i primi esperimenti sono stati realizzati con piante raccolte nel parco adiacente la sede dell'Associazione: per vederne i primi 7 risultati andate su http://www.colorinaturali.com/ articolo "La ricerca".

foglie di roverella su lana, seta, cotone, lino, canapa

lunedì 18 luglio 2011

Laboratorio di tintura al Festival del Mondo Antico 2011



Sabato 25 giugno 2011 si è svolto un laboratorio di tintura naturale nel Palazzo dell’Arengo, centro storico di Rimini. Dato il contesto nel quale l’attività si inquadrava, il Festival del Mondo Antico, si è parlato soprattutto di tintura nell’antichità, in particolare dei colori romani. Una rassegna di filati e tessuti tinti con le piante faceva bella mostra di sé su un tavolo…
In primo piano i grigio-azzurri ottenuti con bacche di sambuco e di mirtillo e la canapa rossa tinta con la radice di robbia, piante utilizzate già nella preistoria a scopo tintorio. Poi i marroni da mallo di noce e galle di quercia e i gialli di curcuma, reseda, ginestra dei tintori e pistilli di zafferano (è il giallo più intenso e brillante nel cesto). Al centro del tavolo il celeste di guado e infine altri colori più “moderni” come il rosa carico dalla corteccia di Caesalpina Brasiliensis (legno brasile) e il viola dalla corteccia di Haematoxylon Campechianum (legno campeggio).

Al mattino abbiamo mordenzato filati e tessuti naturali quali lana (in fiocco e filata), seta, cotone, canapa e lino: tra mattina e pomeriggio li abbiamo poi tinti con mallo di noce, radice di robbia, reseda, ginestra dei tintori e guado ottenendo il marrone, il rosso e il rosa, il giallo, il blu e il verde.
La tintura più entusiasmante è stata quella con il guado: che stupore vedere il tessuto che, estratto dal “tino”, a contatto con l’aria diventa da giallognolo a verde a celeste! Dopo aver mostrato il procedimento agli allievi, li ho invitati ad indossare i guanti e a far da soli… devo dire che erano piuttosto soddisfatti del loro lavoro!

La cosa più bella credo sia stata la tintura verde: una parte dei filati e dei tessuti tinti con la reseda sono stati immersi nel bagno di guado già usato una volta: pochi minuti e… da gialli sono diventati di un verde bellissimo, soprattutto la lana in fiocco… sembra un prato a primavera!


Tutti i nostri campioni sono stati stesi ad asciugare all’esterno della sala, rendendo ancora più bello (e soprattutto colorato) il portico del riminese Palazzo dell’Arengo.
Infine, la preparazione delle schede: una per ciascun colore con la relativa ricetta della tintura per portarsi a casa un po’ di natura…